Croco di Pietro Perugino o meglio Zafferano di Città della Pieve
Il Consorzio dei produttori del “Croco di Pietro Perugino”, ha un importante riconoscimento: l’inserimento dello Zafferano di Città della Pieve nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Umbria, al pari del tartufo di Norcia; una qualifica di grande valore non solo a livello locale, ma anche nazionale e comunitario.

La materia è regolamentata dal decreto ministeriale 8 settembre 1999, n. 350, che prevede la predisposizione da parte delle Regioni degli elenchi regionali, che poi vanno a comporre l’elenco nazionale. La legge definisce “prodotti agroalimentari tradizionali” quelli le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono praticate sul territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali, protratte nel tempo.
La Regione Umbria ha inserito lo Zafferano di Città della Pieve tra i prodotti agroalimentari tradizionali nella tipologia dei ‘prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati’.
Prodotto agronomico tradizionale per il suo legame con la storia e con il territorio, lo Zafferano è patrimonio culturale di Città della Pieve: lo troviamo negli Statuti della Gabella del 1537 relativo alla “ricolta di saffarano”, con l’obbligo per i produttori di denunciare al Comune entro l'8 novembre il quantitativo di Zafferano prodotto e conseguentemente pagare l'imposta, con multe pesanti a chi non si mette in regola.
