La via del saltarello: Umbria Tradizioni in Cammino
Un’idea di itinerario dei saperi tradizionali con un tema specifico: il saltarello, da vivere, scoprire, insieme nella Valnerina ternana e perugina.

Tutto parte da San Giorgio di Cascia, dove da circa 30 anni, ogni agosto, Don Natale Rossi consulta la sua agenda per invitare alla rassegna gli organettisti, suonatori e custodi di un’arte antica e tradizionale: il saltarello.
Ecco nascere un percorso intorno a questo appuntamento, alla ricerca nel territorio e nella sua storia: cosa c’era, cosa è rimasto e cosa si muove intorno al saltarello suonato danzato - cantato. Scomparso da anni il “saltarello funzionale”, quello che si identificava in una società ancora raccolta intorno a saperi e usanze tradizionali, dove la danza e il canto erano espressione di momenti di vita, si è andato configurando nel tempo un saltarello più legato allo spettacolo e al virtuosismo dei suonatori e dei cantori, meno riferito alla pratica della danza che si perde nella memoria dei più anziani.
Oggi il saltarello si suona e si canta sull’organetto, per rivendicare una appartenenza territoriale e identitaria, spinti dal fatto che suonare la musica tradizionale su quello strumento è ormai anche un fatto “di tendenza”, ma anche una sfida di forza, di capacità tecnica e oltre che l’indispensabile supporto al canto degli stornelli, vera identità culturale umbra.
Grazie al sostegno dello Servizio Turistico Associato della Valnerina e alla collaborazione del CEDRAV, l’ Associazione Sonidumbra promuove la prima Via del Saltarello, per scoprire, conoscere e documentare questo movimento in evoluzione, articolato tra appuntamenti assolutamente tradizionali, incontri di studio e approfondimento, momenti di spettacolo innovativi.
E’ solo l’inizio di un percorso che vorrebbe ampliarsi con il tempo, per diventare un tracciato alla ricerca di posti interessanti dove fare tappa.