Calendimaggio: qualità totale
Palii, Sagre, Feste. Ne è piena l’Umbria, e ancor più ne è colma l’Italia, dove negli ultimi decenni tali termini sono stati inflazionati e vanno ad indicare qualsiasi evento raduni gente, protagonismo dilettantesco e tante tante bancarelle buone per far cassa. Il Calendimalggio di Assisi è diverso, da sempre.

Calendimaggio. Il suo è un nome, e uno scopo, che si
declinano con cultura, non solo con turismo, o utili, e proprio per
questo, almeno, come la città che lo ospita, meriterebbe quel benedetto riconoscimento come bene immateriale dell’Unesco, proprio per dire cosa esso è, e le
altre feste di piazza non sono. Ma al di là dei “diplomi”
ufficiali, che possono essere tanto ma anche niente, è giusto che
del Calendimaggio di Assisi, al di là della immagine folkloristica e
spettacolari, fuori dall’Umbria si riesca a far “passare” la
sua anima più profonda, che è quella, come detto, della serietà
d'intenti.
Il Calendimaggio di Assisi è nato a rievocare i riti di saluto al ritorno della primavera e nel dopoguerra questo intento è stato bagnato dall'intenzione culturale di vedere con esso anche il "ritorno" della storia più profonda dello splendore di Assisi. Riprodurre il suo medioevo non come noi del terzo millennio lo immaginiamo e lo vorremmo, ma come la sua anima era. A partire innanzitutto dalla divisione in “parti”, la Nobilissima Sopra e la Magnifica Sotto, e dalla riproduzione fedele di una espressione mai veramente perduta nei secoli.
E quanto sia seria l'intenzione lo dimostra l'affidare la scelta del vincente a tre esperti, non di marketing o verosimiglianza, o politici, ma di storia ed arte.
Insomma, sarebbe importante che anche il turista capisca che voler esserci al Calendimaggio è compiere una scelta di qualità, non solo di costume. Una scelta al di là del luogo comune, delle mode e del clamore. Insomma. il Calendimaggio di Assisi è una scelta di stile
Il Calendimaggio di Assisi..
Quando.
I pomeriggi e le sere di giovedi, venerdi e sabato della prima settimana di maggio
Cos'é.
Due fazioni di origine medioevale, la parte di sotto e di sopra, sottoponendosi ad una giuria di tre esperti registi, storici, musicologi di fama internazionale, si contendono il Palio attraverso sfilate, canzoni, poesia e cori in una Assisi vestita a festa. Discriminante per il giudizio è la fedeltà storica di ciò che viene rappresentato.
